Visitare Israele vi permette di andare alla ricerca di quei posti che hanno fatto la storia nel mondo dell’umanità. Stiamo parlando del Monte degli Ulivi, la cui altezza sfiora gli 808 metri; il monte separa la Città Santa di Gerusalemme dal deserto di Giuda.
La storia del Monte degli Ulivi
Il suo nome lo deve ai moltissimi alberi di ulivo che sovrastano il monte; negli anni, molti popoli lo hanno chiamato con diversi nomi. Per esempio, gli ebrei erano soliti riferirsi a lui come Monte dell’Unzione, perché con l’olio prodotto dagli ulivi si ungevano i Re e i Sacerdoti.
L’importanza del Monte è probabilmente riconosciuta in tutto il mondo: cimitero ebraico, circola una diceria secondo la quale il Monte degli Ulivi svolgerà un ruolo importante quando il mondo arriverà alla sua fine.
Le pietre tombali ebraiche presenti sul Monte sono circa 150mila. Gli Ebrei hanno sempre scelto questo luogo di pace e sacralità per l’eterno riposo dei familiari e degli amici. Oggi, tuttavia, è impossibile porre ulteriori tombe, a causa dello scarso spazio rimasto, ma non solo.
Per circa 20 anni, dal 1948 fino al 1967, agli ebrei fu vietato seppellire i propri cari su questa terra, perché il Monte degli Ulivi era controllato dalla Giordania. Molte tombe furono disseppellite e dissacrate.
Tombe, sacralità e panorama mozzafiato: un cammino da fare
Tra le tombe che potrete visitare, vi segnaliamo quella di Re David, importantissima per la storia ebraica.
Sono tanti i pullman che portano i turisti ai piedi del Monte degli Ulivi.
La passeggiata è molto lunga: noi vi consigliamo di indossare delle scarpe comode, come le Adidas, e di portare con voi molta acqua, così da idratarvi lungo il cammino. Potrete anche dirigervi a piedi dalla città; dista esattamente 2 km, mezz’ora a piedi.
Arrivare sino in alto è lo scopo del cammino. La vista dall’alto è a dir poco mozzafiato: potrete ammirare la città e percepire la spiritualità del posto. Uno dei punti che si vedono meglio dall’alto dl Monte degli Ulivi è la Città Vecchia.
È sulla cima, infatti, che si narra che Gesù, dopo essere risorto, fece l’ultima processione.